Ieri mi sono trovata con il mio gruppo di amici per un’escursione in mtb, bicicletta da fuori strada. Nel mezzo di un sentiero incontriamo un ragazzo straniero dell’est vestito di nero, noi donne abbiamo subito pensato: “Meno male che non sono da sola”. L’unico maschio deve aver pensato uguale, ma ha riferito di “Aver avuto paura per noi”.
Ho provato a mantenere un atteggiamento politically correct: “Solo perché straniero dell’est e vestito di nero non significa che ci avrebbe violentate, ha anche salutato” “Scusate” ho insistito, “per lo stesso motivo, ogni minorenne in transito a Montecitorio dovrebbe diventare preda sessuale del nostro presidente del consiglio… mmmh cambio esempio, posso?”.
Comunque proseguiamo il nostro giro in bici e dopo pochi metri incontriamo un altro ragazzo straniero dell’est con indosso una tuta, che si infila velocemente tra gli alberi per non farsi vedere. Noi donne abbiamo subito pensato: “Da sola non ci verrò mai più!”. L’unico maschio deve aver pensato uguale, ma ha riferito di: “Aver avuto paura per noi”.
Essendo prima di tutto ciclisti, abbiamo ultimato il nostro percorso, ma nel tornare a casa siamo andate alla ricerca di un vigile per segnalare l’accaduto: “Durante una passeggiata in bici abbiamo incontrato due ragazzi stranieri dell’est che camminavano nei boschi, uno ha salutato, ma era vestito di nero, l’altro indossava una tuta, ma si è nascosto al nostro passaggio” affatto razzista come segnalazione.
Il vigile ha preso nota, e verso sera abbiamo saputo che i due sono ricercati, se li incontrassimo un’altra volta, dovremmo chiamare immediatamente il corpo forestale di stato, non violentano, ma tagliano indiscriminatamente gli eucalipti, non sappiamo perché (e questo è già sospetto), forse vivono in una baracca e hanno bisogno della legna per scaldarsi, oppure sono a capo di una setta di malviventi che trafficano in droga ed essenze di eucalipto.
PS questo post è stato scritto quando avevamo un altro presidente del consiglio