L’altra mattina alla radio ascoltavo un programma che dispensava consigli per mangiare meno nei giorni di Natale.
Riassumo per voi:
1. se il vostro problema è sempre stato lo spiluzzico durante la preparazione del pranzo, la soluzione è ciucciarsi un bel pezzo di liquirizia pura.
Pare che la liquirizia stia al cibo come il papa al sesso promiscuo. E chissene frega se tutte le pietanze dovessero risultare troppo salate e/o troppo sciape, ciò che più conta è che non vi sarete ingozzati cucinando e ora potrete godere in tutta pace e soddisfazione di cotanto bendiddio.
-Amore se non finisci la zia si offende.
-Ma mi fa schiiiifoooo, è salatissimo.
-Come ti ha insegnato la mamma, schifo non si dice.
-Mi fa ca ga aa aa aa reeeeee!
2. essendo affamati dopo aver cucinato roba che non avrete potuto assaggiare, abbiate cura di predisporre la tavola natalizia in un ambiente illuminato di bianco, con asettica tovaglia sull tonalità del verde. Il colore rosso e le luci soffuse rischierebbero di creare un effetto benessere che facilmente indurrà all’abboffo.
Vi consiglio di ispirarvi ad una stanza tipo sala operatoria: tavolo in acciaio, fari accecanti e bisturi al posto dei coltelli. I commensali potrebbero vestirsi come medici, e voi avreste finalmente una scusa perfetta per concludere la serata riesumando l’intramontabile gioco dell’allegro chirurgo.
3. se dopo tanto patire temete di ingozzarvi con il dolce, niente paura, c’è un rimedio per tutto, il gusto acido ne inibisce il desiderio. Potete anche ricordare questa regola con una simpatica rima baciata: una fetta di limone e ti schifo anche il miglior panettone.
4. e infine, se siete invitati da qualcuno che per il pranzo ha deciso di non seguire i sopracitati consigli, il segreto per non mangiare è ingollarsi un uovo sodo. Sembra infatti che l’uovo generi una sensazione di sazietà capace di durare abbastanza a lungo.
N.B. Nel caso in cui i padroni di casa abitassero lontano, portate l’uovo, preventivamente sbucciato, in un tupperware da stappare durante il viaggio, meglio ancora un attimo prima di suonare al citofono.
-Chi è?
-Ooono iiooo.
-E’ tua sorella, credo sia già ubriaca….
fonte di ispirazione radio montecarlo e la mitica Luisella Berrino [che anche se si è dimostrata molto attenta ai consigli, non so perché, ma non credo li metterà in opera, tanto lei c’ha il cinghiale per digerire]