Il turismo è una cosa complessa, questo ho capito nell’ultimo anno, cioè da quando ho varcato per la prima volta i cancelli della fortezza Basso di Firenze [oh, durante il BTO, non è che mi abbiano tipo arrestata, non ancora almeno].
Ciò detto, non mi vergogno di ammettere che le cose complesse non fanno per me, e non fingerò nemmeno per un secondo di avere le soluzioni ai macro problemi che affliggono l’Italia, evidentemente non sono afflitta dalla sindorme del “siamo tutti un po’ CT della nazionale”.
Però quest’anno il BTO ha proposto al social team di essere il tramite di due concetti: quello del fare, e quello dell’ITisME.
Ed io, per quel che vale, sono super d’accordo.
#ITisMe è la voglia di riscrivere la storia a partire da noi stessi, dalla passione con cui facciamo le cose, dal valore aggiunto “persona”
— francesca campagna (@fra_vola)
A volte ci abbandoniamo nei pensieri sconfinati, perdendo di vista il quotidiano raggiungibile. Ci lasciamo sconfortare, poiché l’idea che una persona sola possa cambiare il mondo pare un’utopia.
Ma non va mai sottovalutata la forza della passione, perché la passione è contagiosa, e mai come in questo momento abbiamo voglia di crederci.
Quindi coi secchi di vernice, coloriamo tutti i muri, case vicoli e palazzi [cit.] e facciamoci pure la maglietta, qualcosa è cambiato: ITisME.
Resterete stupiti nello scoprire come il ME diventerà velocemente WE e con tanti tanti WE allora sì che potremo cambiare il mondo.
Io ne sono convinta!
PS se avete voglia di sapere come rocco ed io pensiamo di cambiare il mondo universo allora veniteci ad ascoltare.
non era l’universo che volevamo cambiare? Il mondo mi pare troppo alla portata di tutti 😀 #sischerza
In effetti si era detto: verso l’infinito e oltre!