Non guardate me, io non lo so come si fa! Questo articolo è appunto dedicato a tutti* quelli che, facendo un uso spropositato di parole e spazio sul web, quotidianamente cercano di insegnarcelo.
Glisserò su: scegliete un bel titolo e usate un’immagine accattivante. Nel senso che se siete food blogger e avete scritto, chessò io, di come si cucina la cassoeula, vi consiglierei di anticiparlo nel titolo e nella fotografia, così da non confondere la sciura cercava disperatamente la ricetta dell’insalata russa.
Stesso discorso vale per il suggerimento confidato di norma al punto tre: siate costanti. Tipo che pubblicando una due volte l’anno, probabilmente no, non avrete mai successo.
Mentre due parole in più le spenderei per il mio consiglio preferito, quello che di norma viene piazzato tra il punto cinque (siate simpatici) e il sette (credeteci sempre), ovvero: abbiate uno stile!
Proprio così, uno stile, come se uno potesse andare dal macellaio a comperarne un paio di etti:
– ce n’è un po’ di più che faccio, lascio?.
Lo stile è tutto ciò che conta per uno scrittore (perché il tenutario del blog a cui vi rivolgete è uno a cui piace scrivere, vero?), ma buttare lì il concetto in due ammiccanti righe, spacciandolo per l’ingrediente miracoloso capace di moltiplicare i lettori, è un po’ come suggerire ad un’aspirante modella di essere alta e bella: ma dai?!
Ovviamente se ogni giorno escono circa due milioni di post, immagino che trovare sempre argomenti nuovi non debba essere facile.
Quindi comprendo che anche gli ossessivi compulsivi dispensatori consigli (utili?) si siano visti costretti a grattare il fondo della pentola per dover scrivere il fatidico “un articolo al giorno” (signora mia sapesse che battaglia, e gli algoritimi di facebook e quelli di google e la seo e i social network e checcacchio…)
Adesso ve lo svelo io un segreto: l’accanimento terapeutico rischia di annoiare anche il vostro lettore più sfegatato (ma sì, il lettore, quello che quotidianamente vi prodigate a suggerirmi come accalappiare), inoltre tutto ciò che c’era da scrivere a questo proposito l’ha già detto Coco Chanel:
Per essere insostituibili bisogna essere diversi.
E non guardate me, io non lo so come si fa!
PS *quasi tutti perché cercando bene, si trovano ottimi consigli
PS2 grazie a Robi Veltroni per l’immagine, che aveva pinnato tempo fa
Forse sono un po’ di parte ma penso che se dedicassi un po’ di tempo a scrivere un libro potresti diventare famosa
Ho chiesto ad una giuria di esperti, hanno risposto che sì, in quanto mio padre, potresti essere un po’ di parte…
tanto anche se ti chiediamo una consulenza non ce la dai … 😀
Ma come no?!?! Allora, per diventare un famoso blogger devi: usare un’immagine accattivante, un bel titolo, essere simpatico, avere uno stile e continuare a crederci!
Non fa una piega…
Vero? Eppure continuo a leggere post di consigli, cosa ci sfugge?
Magari e’ proprio quello che ci sfugge che ci salva dai suddetti consigli… come diceva un famoso libro di anni fa “io speriamo che me la cavo” 😉
Ce la possiamo fare!