Il due e il tre dicembre prossimi, a Firenze, alla fortezza Basso, si svolgerà l’ottava edizione del BTO, acronimo di Buy Tourism Online, un evento, lo dice il nome, che parla di turismo in tutte le sue sfaccettature.
Vi anticipo, io che sono alla quarta consecutiva, che scoprirete subito che il turismo è vita, e ogni argomento potrà essere facilmente declinato all’umana esistenza.
Forse per questo divido il BTO in due macro sezioni: i racconti dal palco e tutta la musica che gira intorno, dove per musica intendo le persone, quelle che si incontrano, ri-incontrano, o scontrano, perché anche questo capita nella vita. I milioni di meravigliosi puntini che si intrecciandosi prendono forma, sincronicamente, che avviene nello stesso tempo (definizione Treccani).
E in questo fantastico meltin pot son stata chiamata, assieme al mio socio Fabrizio Barbato, per fare una cosa che mi è sempre piaciuta molto: fotografare le facce.
Anticipo che le mie saranno facce da vicino.
Non ho tele obiettivi capaci di inquadrare le antenne di una formica a un chilometro di distanza, anche perché a me non interessa il mantello dell’invisibilità che tanto ricercavano Dorothea Lange e i fotografi del vero, io preferisco stare davanti a quante più persone possibile, parlare con loro, e fermare l’espressione, vera, questa sì, di chi, per due giorni, si lascerà trasportare dalla psichedelica illusione della sincronia.
Il tumblr di Humans of Bto è tornato, seguite il coniglio bianco.
PS grazie Fabri di sopportare tutte le mie intransigenze tipiche dell’human del nord