
[Tanto è stato detto in merito ai meccanismi che generano il linguaggio che indichiamo con il neologismo “burocratese”, fenomeno profondo e dalle cause molto articolate. Sicuramente un ruolo lo giocano gli automatismi e i comportamenti ereditati, che allontanano dallo scopo primo per cui si scrive, che dovrebbe essere farsi capire con immediatezza dal destinatario del messaggio.]
Anche noi agenti immobiliari non siamo immuni dal burocratese, quello tecnico che usiamo nella stesura delle proposte d’acquisto/compromessi (entro e non oltre, per esempio, non significa nulla, è sufficiente usare una delle due indicazioni temporali), e quello che io chiamo immobiliarese a cui attingiamo per scrivere i nostri annunci.
Apro il primo che trovo su casa.it a Diano Marina, invece di casa la mia collega utilizza la parola “soluzione”, inutile dire che la soluzione era luminosa e gli “spazi interni di ampia metratura”.
Quindi “recente costruzione”, un’espressione che per noi rappresenta un arco di tempo che va dai quindici anni ai due mesi, e per finire “zona pianeggiante rispetto al centro e alle spiagge”, che può significare dai duecento metri al chilometro e mezzo.
Purtroppo mancava il mio adorato “immerso nel verde”, ma è vero anche che trattasi di casa in zona pianeggiante che forse era immersa nei palazzi, ma questo meglio non dirlo, che magari non se ne accorgono.
Abbiamo ereditato l’immobiliarese dagli anni settanta, e non lo modifichiamo per pigrizia, o, peggio, perché la maggioranza di noi è convinta che quelle parole siano le uniche.
Uno dei nostri argomenti preferiti riguarda la scelta del canale migliore per la pubblicità, ma quando alla fine decidiamo dove spendere i soldi che facciamo per attirare i clienti? Utilizziamo gli spazi con espressioni così vuote e inutili da fare invidia al carabiniere di Calvino.
Ora so bene che una casa a un prezzo basso potrebbe essere pubblicata senza descrizione e stai certo che ci sarebbe comunque la fila per avere maggiori informazioni, (quindi i fenomeni nel riuscire a ottenere mandati in esclusiva a prezzi stracciati sono esenti dall’obbligo di migliorarsi), per il restante 98%, invece, sarebbe ora di iniziare a pensare a come migliorarsi.
I portali immobiliari accettano gli annunci dei privati (per non parlare dei gruppi su Facebook), e un bravo geometra e il notaio di fiducia possono completare la parte tecnica e burocratica.
Se non siamo capaci di fare la differenza nel proporre una casa, perché la gente dovrebbe rivolgersi a noi e pagarci il 3%?
Anche se, inciampando nelle pompose+noiose=inutili descrizioni di quelli che lo famo strano, mi viene il sospetto che le parole vuote siano l’equivalente dei vestiti degli agenti Tecnocasa: fanno molto ridere, ma forse la libera espressione… it could be worst, it could be raining.
PS se sei un agente immobiliare e ti vuoi confrontare su testi e fotografie, allora questo è il gruppo che fa per te!