la giusta inquadratura

In un sondaggio sul mio gruppo come raccontare le case – foto e testi – , domandavo quale fosse il problema maggiore riscontrato nello scattare le fotografie in un alloggio.

La voce più gettonata è stata
1. la sistemazione della casa, seguita a ruota da
2. trovare la giusta inquadratura.
Per quanto riguarda l’homestaging (sistemazione della casa in parole molto povere) potrei raccontarti quel che faccio io, ma forse è meglio che tu ti informi con una/o home stager professionista.
Il problema che posso risolvere subito, invece, è quello delle inquadrature, ma con una premessa: il sondaggio sul gruppo conteneva un piccolo imbroglio, perché NON è possibile ottenere una buona inquadratura senza l’obiettivo giusto.

Non mi dilungherò sul concetto di fullframe e APS-C, ne parlo qui per chi volesse approfondire.
Ti basti sapere che una reflex a buon prezzo ha un sensore più piccolo e quindi per inquadrate una stanza è necessario un obiettivo con una lunghezza focale di 10 mm.
Esistono delle mirrorless che hanno quel tipo di obiettivo, ma penso che la soluzione più economica resti ancora la reflex che si può trovare da 400 euro + altrettanti circa per un obiettivo 10/24 della Tamron.
È ingombrante? Sì, è ingombrante, ma non siamo street photographer che devono cogliere l’attimo. Siamo professionisti che investono sul visual marketing, (e poi vuoi mettere il figurone che fai con il proprietario di casa quando ti presenti trascinando un borsone che pesa tre chili?).

Ora vediamo come produrre la giusta inquadratura.
Tieni a mente due cose:
1. ogni volta che dovrai inquadrare qualcosa sarai costretto a fare delle scelte. Questo perché i nostri occhi hanno una visione più ampia di qualsiasi macchina fotografica
2. la fotografia è un linguaggio (sì proprio come le parole) e come tale ha una grammatica: soggetto, verbo, complemento (non necessario, ma a volte utile per completare la frase).
Quindi prima di scattare devi pensare a cosa vuoi raccontare.
Sembra una banalità ma in quanti pensano prima di schiacciare l’otturatore? A giudicare da quel che vedo pochi, molto pochi.

Piccolo esempio pratico.

Immagina che io voglia spiegarti come è fatto il mio ufficio, non tutto, la zona in cui ricevo i clienti.
Quindi il soggetto è il mio ufficio, e cosa voglio raccontare? Per esempio quante scrivanie ci stanno, il tipo di pavimento, come ho disposto le luci nel controsoffitto.
Torniamo alla grammatica:
La parte principale in questa fase è far comprendere al nostro potenziale cliente come è fatta la stanza. Guarda la foto sotto.

Inquadratura neutrale con obiettivo 24 mm
Beh, cosa c’è che non va? Nulla, ma guarda questa.

Inquadratura neutrale con obiettivo 10 mm

Ora sì che vedi la stanza per intero.
Per scattarla io sono rimasta nella stessa posizione, non mi sono mossa, la differenza l’ha fatta l’obiettivo, forte vero?
Adesso sai perché il cellulare non può sostituire una reflex.

 

Ricordati che la forza di una fotografia si può riassumere in tre elementi: la scelta dell’inquadratura, la composizione (come inserisci il soggetto scelto nella tua fotografia), il messaggio (cosa vuoi raccontare).
La prossima volta ti parlerò dei dettagli, quelli che fanno sognare, soprattutto sui social network.
Intanto fammi sapere se seguendo questi consigli i tuoi risultati sono migliorati.

PS quale che sia la tua macchina fotografica: ricordati di abbassare sempre l’asse del cesso prima di scattare.

2 pensieri su “la giusta inquadratura

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