Lasciarsi è sofferenza. Anche se il rapporto è alla frutta, anche se l’idea di condividere un altro solo minuto assieme è deprimente come una domenica pomeriggio al reparto detersivi del centro convenienza sulla statale ventotto, anche se ogni cellula del vostro corpo respinge le sue cellule come fossero contenitori di un virus senza antidoto. Anche se tutto questo, e anche di più… lasciarsi è comunque sofferenza.
“Questa volta è veramente finita!”, ma dopo i primi giorni di sospettosa pace, all’improvviso il suo sguardo (che vi ricordo odiavate) vi appare all’orizzonte come la più perfetta delle opere che la natura abbia mai generato, i momenti assieme, sotto forma di tremolanti immagini in super otto, sfonderanno le porte blindate chiuse a tripla mandata del vostro cuore. Così il sospetto maturato durante la notte di aver deciso troppo in fretta la separazione (due o tre anni di tira e molla cosa sono confronto al resto della nostra vita?) diventerà certezza.
Un romantico messaggio e il cuore che torna a battere in attesa della sua risposta, che non tarderà ad arrivare, e sarà la più bella delle risposte, nessuno dei due ha dormito la notte precedente (pensando e ripensando che dopotutto cosa erano due o tre anni di tira e molla confronto al resto della vostra vita!).
Odiarsi è semplice, basta osservare vostra suocera la domenica a pranzo e riconoscere le sette piccole somiglianze con il compagno/gna, ma da qui a lasciarsi… E perché poi? Per trovarne un altro/a peggiore? Magari un giocatore d’azzardo, un bevitore incallito o un agente immobiliare di Tecnocasa?!
Quindi si torna assieme. Sperando che tutto per incanto si aggiusti o che i legami si sciolgano dolcemente, magari grazie al contributo di un intervento divino, che spesso ha le fattezze di una persona in carne ed ossa, con cui iniziare un’altra volta a ridere, a raccontarsi e a crederci.
Le radici di una storia sono profonde, radicate in una parte di noi che non sappiamo leggere, ma che ci messaggia, con la costanza di un cottimista cinese, informazioni contrastanti e difficili da interpretare.
Però c’è sempre una terra nuova da scoprire, e da qualche parte in quella terra, una piccola pianta carina aspettava solo noi per radicare nuove fiducie e profondi legami, e saranno meglio dei precedenti, perché chi arriva è sempre meglio, o almeno tu lo sarai per me.
PS la fotografia è un regalo di Silvia da seguire su instagram assolutamente!
Delicata confessione di una donna innamorata che non ha più stimoli
verso il proprio partner e pensa di separarsi,ma i ricordi l’assillano e
combattuta come chi esce da un tunnel vede la luce e sogna la
resurrezione dei sensi con l’aprirsi di una nuova via…..