Della ultima campagna sul fertilyday è stato scritto già tutto, io la prendo come spunto per parlare di un argomento che mi sta a cuore: la fotografia.
Dopo aver visto la pubblicità, la domanda che mi sono posta è stata: in un’epoca in cui tutti possediamo almeno una macchina fotografica, perché fare ricorso alle librerie di immagini?
L’utilizzo di una immagine proveniente da internet sta alla fotografia quanto l’uso delle frasi fatte sta alla scrittura.
E chiunque scriva di scrittura vi diffiderà dall’utilizzare i cliché e sapete perché?
Perché sono così triti e ritriti che ormai non ci crede nessuno. Le persone li leggono (forse), ma si dimenticano, o, peggio ancora, non ci credono.
È inutile che vi vantiate di essere leader nel vostro settore, dal momento in cui tutti i vostri competitor si sono già fregiati dello stesso titolo.
E se il sito è il luogo in cui provare a raccontarsi per conquistare la fiducia di un possibile cliente, sappiate che le frasi preconfezionate non svelano niente di voi.
Identico discorso per le fotografie.
Io per lavoro guardo soprattutto i siti degli agenti immobiliari.
La fotografia con le chiavi tenute tra il pollice e l’indice è un classico intramontabile, così come il mazzo di chiavi e la penna appoggiate sul documento appena siglato a voler rappresentare un contratto andato a buon fine, non male, soprattutto se il documento sotto la penna è scritto in inglese…
Per uscire dal mio settore e fare una prova ho digitato “agenzia di servizi” su google e ho aperto a caso il primo sito, linko qui la pagina del “chi siamo”: tutte fotografie finte.
E così, più o meno, l’intero sito.
Le immagini comperate (o rubate) da internet, sono come le frasi fatte: non dicono nulla di voi.
E, peggio ancora, vi rendono uguali a tutti gli altri in un momento in cui è fondamentale distinguersi.
Così torno alla domanda iniziale: perché usare contenuti non originali per la comunicazione della nostra immagine?
Eppure scattiamo e condividiamo sui social miliardi di fotografie ogni giorno, cosa ci frena quando dobbiamo inquadrare due dita che tengono in mano una chiave?
Quando usate contenuti non originali per la comunicazione della vostra immagine venite meno all’unica cosa che vi rende unici: voi!
Questo sito l’ho fatto io, è della mia amica Patty (che mi ha sopportata perché sono stata noiosissima), il complimento maggiore mi è arrivato da tripadvisor: Ci torneremo sicuramente. Visitate il sito e’ tutto vero.
Forse mi sbaglio, ma se non diciamo la verità quando parliamo di noi, significa che nascondiamo qualcosa, o no?
PS se vi venisse l’idea di contattarmi per rifare i contenuti del vostro sito sappiate che sono noiosa e costo molto
Complimenti per il sito, fai bene a farti pagare tanto!
Condivido il punto, io lo sto vivendo a livello di scrittura sul blog. Faccio fatica a trovare contenuti originali e di conseguenza preferisco scrivere meno (o non scrivere per un po’di tempo, come succede ormai da quasi 3 mesi), piuttosto che riportare articoli di altro. Ogni tanto l’ho fatto, lo ammetto, per tentare di dare una parvenza di pubblicazione cadenzata, ma mi rendevo conto che il valore aggiunto che fornivo al lettore era zero.
Grazie dello spunto di riflessione, giunge a fagiolo proprio in questo periodo di “cambiamento”.
Evvai! Son stata utile!