Buongiorno, mi chiamo Paola Faravelli, le scrivo da Diano Marina.
Ho appena letto un articolo in cui lei si dichiara contraria alla riqualificazione dell’area che noi del posto siamo usi denominare l’incompiuta, per i ben noti motivi.
Io capisco che il suo ruolo “istituzionale” la obblighi a sostenere le cause che riguardano il verde, soprattutto se trattasi di piante rare, ma non pensa che ci siano tante altre aree da salvaguardare e che in questa particolare occasione potrebbe cercare di essere meno rigida, scegliendo piuttosto di presidiare costantemente, e in prima persona, i lavori, per evitare, per esempio, che si arrechino più danni di quelli necessari.

Vede signora Badano, Imperia potrebbe diventare una città meravigliosa se solo puntasse di più sul turismo (che converrà con me ha un impatto decisamente inferiore a quello industriale).
In questo momento drammatico, con la situazione del porto e l’Agnesi che sta per chiudere, le persone hanno bisogno di leader capaci di dar loro speranza. E la riqualificazione dell’incompiuta potrebbe essere il trampolino di lancio verso un importante progetto legato al turismo (vedi pista ciclabile).
Il ruolo di un politico oggi andrebbe rivisto, non contesto le sue idee, che sono anche le mie (chi non ci tiene all’ambiente?), ma penso che dovrebbe usare il suo “potere” per aiutare i suoi concittadini e non per affossare, o tentare di affossare, una proposta che avrà dei difetti, ma è comunque costruttiva.

Credo fermamente nell’importanza di tutelare il nostro bel territorio, ma è pur vero che in casi estremi si deve saper accettare un piccolo sacrificio, e con tutto quello che sta accadendo a Imperia, non pensa anche lei che questo possa rientrare tra i casi estremi?

Cordiali saluti.
paola faravelli