Ho sempre apprezzato le belle pubblicità, quelle che non passano inosservate per motivi di merito e non per il mio record di velocità nel cambio di canale.
Immaginando che i nostri creativi siano nella media mondiale, allora perché gli spot che ci propinano sono sempre tristemente uguali?
Sembra che all’estero i clienti azzardino di più, che non disdegnino di essere unpolitically correct o di rischiare la pubblicità comparativa con i nemici storici (vedi Cocacola VS Pepsicola). E tutto questo perché sono convinti che l’utente finale sia così intelligente da comprendere, capire e quindi apprezzare anche un messaggio diverso.
Così, siccome ci considerano più deficienti di un francese, di un tedesco e di un inglese, da anni ci tocca sopportare il tipo ansioso che toglie il calcare dal bagno perché sta per arrivare la mamma. Tentare con qualcosa di imprevedibile sarebbe troppo pericoloso, quindi scordiamoci un simpatico affaire a tre con le coinquiline, magari proprio nella vasca da bagno pulita, il sesso comunque è un altro facile veicolo promozionale visto e rivisto.
E se si provasse allora ad essere un po’ cattivi, inscenando, ad esempio, una sfida all’ultimo sangue tra i seguaci del Viakal e la farmacista di Milano che ha scoperto da poco l’igiene, perché ama veder scorrazzare i suoi bambini per casa a piedi scalzi. Una bella carneficina tipo Highlander, dove chi sopravvive eliminerà le prove, manco a dirlo, pulendo.
Il mio augurio per il 2011 è: rischiate clienti, rischiate creativi, aprirete la strada dell’innovazione anche a noi piccoli venditori e alle nostre piccole campagne fai da te.
E poi si sa, se ci sono un francese, un tedesco, un inglese e un italiano, chi è di solito il più intelligente?