Da qualche giorno la bacheca di facebook è invasa dai ricordi, i nostri e quelli dei nostri amici.
Il “dono” è siglato da Mark (scritto in corsivo come se fosse una firma su un biglietto d’auguri) e dal team di facebook.

Quindi, caro Mark, dopo averci pacificamente estorto tutte le informazioni possibili allo scopo di venderci tutti i prodotti possibili, adesso ci pigli pure per il culo spacciando per un tenero regalo, il riassunto di ciò che abbiamo allegramente condiviso in questi anni, pensando (tipo pensando) che la cosa restasse tra noi e i nostri cento amici.

A me non importa molto dell’uso che si è fatto e si farà delle informazioni che ho lasciato nel web (ho altra scelta?!), il bombardamento pubblicitario lo subisco in tivu dai tempi di Goldrake o Remi, il fatto che adesso si cerchi di vendermi servizi mirati non modifica di una virgola il mio percepirmi pubblico pagante quando faccio uso mezzi che continuo comunque a considerarmi fortunata di poter utilizzare.  Dopotutto nessuno lavora gratis (a parte i creativi che vivono di visibilità, o erano gli idraulici?).

Detto ciò, ora, in occasione del tuo tanto sbandierato decimo compleanno, ho deciso di porgerli a noi gli auguri, e non a te.
Io ci auguro di non smettere mai di ricordarci che, pur se quasi indispensabile, tu sei solo uno strumento.
Esattamente come la mia automobile, che se ci faccio un pieno posso arrivare fin dove voglio, ma dove voglio io, non dove vuole lei.

PS  che poi decimo compleanno? Son certa che i miei unici cazzeggi del 2004 fossero ancora spider e il solitario